Author: G John Ikenberry
Nato all’inizio del XIX secolo, sull’onda delle idee illuministe e dell’esperienza liberaldemocratica, nei suoi duecento anni di vita il progetto dell’internazionalismo liberale ha lavorato alla costruzione di un ordine mondiale aperto, liberamente basato su regole condivise e orientato verso idee progressiste. Nonostante i momenti drammatici e le crisi che hanno segnato il suo percorso – rivoluzioni, guerre, totalitarismi, la transizione da un mondo di imperi a un mondo di Stati-nazione, l’ascesa e il declino dell’egemonia britannica e americana – sul finire del secolo scorso il sogno sembrava davvero a portata di mano, col termine della Guerra Fredda, la firma di accordi economici e di sicurezza, la fondazione di istituzioni sovranazionali per facilitare la cooperazione e custodire le norme comuni. E invece oggi questo grande progetto sta conoscendo una crisi senza precedenti, minacciato dall’esterno da sfidanti illiberali e dall’interno dai movimenti nazional-populisti. La sua parabola è dunque giunta alla fine? Un altro ordine del mondo lo sostituirà? E cosa ne sarà delle democrazie liberali?
In Un mondo sicuro per la democrazia John Ikenberry sostiene che proprio il liberalismo rimane il progetto più praticabile per proteggere i valori democratici e gestire l’interdipendenza economica e securitaria. Certo, ha bisogno di essere riformato, con uno sguardo alle conquiste e agli errori della sua lunga storia e con gli occhi aperti sui laceranti problemi dell’oggi, soprattutto in termini di disuguaglianze. Afferma Ikenberry con convinzione: «Anche se l’ordine liberale ha consumato le proprie fondamenta e compromesso i propri scopi sociali, la sua logica profonda di cooperazione aperta e fondata su regole rimane intatta. Anzi, la crisi l’ha illuminata». È allora il momento di far conto sulla sua grande resilienza per reinventare non solo «un mondo sicuro per la democrazia», ma la sopravvivenza dello stesso pianeta.
Publisher: Vita e Pensiero - Collana ASERI