Laboratorio di Analisi del Mercato Congressuale Internazionale – LAMCI

I benefici che la meeting industry riversa sul territorio

Il settore dei congressi e degli eventi rappresenta un importante comparto dell'economia che negli ultimi anni ha contribuito in misura significativa allo sviluppo delle economie locali.

I benefici generati sul territorio da congressi ed eventi sono stati identificati dalle ricerche esistenti, in primo luogo, in termini economici e quantificati attraverso gli indicatori tipici del settore turistico (per esempio il numero di pernottamenti nelle strutture alberghiere) e l'ammontare della spesa sostenuta dai partecipanti e dagli organizzatori nei giorni dell'evento e nei giorni precedenti e/o successivi.

Nel 2019 in Italia sono stati complessivamente realizzati 431.127 eventi con un minimo di 10 partecipanti ciascuno e della durata minima di 4 ore, per un totale di 29.101.815 partecipanti e 43.398.947 presenze. Gli eventi della durata superiore a un giorno hanno rappresentato il 28,7% del totale e hanno totalizzato circa 29.020.000 presenze sul territorio, pari al 10,3% delle presenze registrate da ISTAT negli esercizi alberghieri italiani nel 2019.

Con riferimento alla Città metropolitana di Milano nel 2019 gli eventi sono stati pari a 47.045, con 3.760.696 partecipanti e 5.698.492 presenze complessive. Gli eventi della durata superiore a un giorno sono stati pari al 21,3% del totale e hanno fatto registrare 3.365.000 presenze, che hanno rappresentato il 24,4% dei pernottamenti negli esercizi alberghieri nella Città metropolitana.

Con riferimento alla dimensione economica, il LAMCI ha stimato che l’apporto diretto dei congressi e degli eventi realizzati nella Città metropolitana di Milano nel 2019 sia risultato complessivamente pari a 987 milioni di euro. Più in dettaglio, la spesa complessiva diretta dei partecipanti è stata pari a 755 milioni di euro ed è riferibile per il 43,8% agli eventi nazionali e per il 48,9% agli eventi internazionali; la spesa diretta degli organizzatori presso le sedi dei congressi e degli eventi è stata pari a 232 milioni di euro; il 28,4% di tale spesa risulta effettuata presso i centri congressi e i centri fieristico congressuali e il 39,6% presso gli alberghi congressuali. La spesa sostenuta dai partecipanti comprende sia l’alloggio, la ristorazione al di fuori della sede dell'evento, i trasporti locali e gli acquisti personali di beni e di servizi, sia una quota di spesa per i giorni di permanenza a Milano in più rispetto alla durata dell'evento, nonché una quota di spesa sostenuta dagli accompagnatori; rimangono escluse dal calcolo le spese di trasporto a lunga percorrenza e le fee per l’iscrizione ai congressi. La stima della spesa diretta degli organizzatori è stata effettuata considerando la spesa per gli spazi, per gli allestimenti e le tecnologie, per il catering e per altri servizi accessori.

A livello europeo il LAMCI ha analizzato gli eventi di grandi dimensioni e per il 2019 ha stimato che nelle 250 principali città congressuali siano stati ospitati 2.594 eventi con almeno 1.000 partecipanti, di cui il 23,3% eventi corporate e il 76,7% associativi. Sono poi state identificate 110 città, che ospitano l’89% degli eventi rilevati, ed è emerso che 77 città hanno ospitato un numero ridotto di eventi (da 1 a 20 per ciascuna città), 20 città si collocano nella seconda fascia (da 21 a 40 eventi per ciascuna città), 4 città hanno ospitato un numero di incontri compreso tra 41 e 60 e infine solo 9 città, tra cui Milano, hanno ospitato più di 60 eventi ciascuna, per un totale di 887 eventi con oltre 1.000 partecipanti (38,4% del totale).

Attualmente gli studi si stanno focalizzando sullo studio dei benefici che il settore congressuale esercita a favore del grado di innovazione e di sviluppo tecnologico del territorio ospitante, inteso come spazio per la sedimentazione dei rapporti sociali e punto di contatto per i processi che, nella società della conoscenza, innescano la creazione di valore per le imprese e per la collettività, generando un'eredità intangibile difficile da identificare e da misurare, ma molto rilevante per le destinazioni nel medio-lungo periodo.

Tra le variabili che possono influenzare i benefici che gli eventi esercitano sul territorio vanno considerate, da un lato, quelle relative alla tipologia dell'evento, in quanto gli effetti possono cambiare a seconda dell'ente promotore (associazioni, imprese, enti e istituzioni), della durata dell'evento e della natura dei temi trattati, della provenienza geografica dei partecipanti (internazionali, nazionali e locali) e della loro anzianità lavorativa e, dall'altro lato, quelle riguardanti i caratteri dei centri di ricerca e dei settori produttivi presenti sul territorio ospitante, il grado di cooperazione esistente tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale, le sinergie presenti all'interno delle imprese operanti nel settore MICE e il livello di sostegno pubblico alla meeting industry.

Resta inteso che la capacità dei congressi e degli eventi di contribuire – oltre all'accrescimento delle conoscenze personali dei partecipanti e ai risultati economici delle imprese del settore turistico – allo sviluppo del territorio nel medio-lungo periodo dipende dalla capacità della destinazione di:

  • attrarre con continuità nel tempo eventi a elevato impatto potenziale per il territorio;
  • facilitare il networking a livello internazionale tra università/centri di ricerca e imprese;
  • supportare la meeting industry con opportuni investimenti (infrastrutture, ecc.).

 

 

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